b&b domudelunas
Antica e suggestiva dimora ristrutturata recentemente con cura, rispettando il vecchio stile architettonico e conservando i materiali originali, il tutto per un ambiente accogliente, pensato per il piacere di una vacanza o una semplice sosta, in cui riscoprire se stessi e l’amore per le cose semplici, per vivere un momento “d’altri tempi”, senza rinunciare alle comodità odierne.
La casa offre camere confortevoli e curate con bagno, e un punto colazione con menù a base dei tipici prodotti locali. Situata nel centro storico di Giba, a pochi chilometri dalle spiagge di Porto Botte, (dove si pratica il kitesurf), dall’incantevole Porto Pino (tra le più belle della regione), e da suggestivi panorami tra stagni, nuraghi e domus de janas.
Domudelunas!
Photogallery
Giba
Caratteristico centro rurale e turistico( m.57, ab.2218) che distende la sua pianta radiale nel cuore della pianura del basso Sulcis, nel versante occidentale dei colli Arcu Sa Cuxu e Montixeddu ed è formato da due centri abitativi: Giba e la frazione di Villarios. Attorniata da una ricca macchia mediterranea tra eucalipti e ulivi secolari, Giba è circondata dal mare (Golfo di Palmas), stagni (dalla natura intoccata e abitata da fenicotteri rosa, pollo sultano, aironi, garzette, avocette e falchi pescatori, e dove si pratica il bird – watching) e da un lago artificiale (Montepranu) ideale per chi ama la pesca d’acqua dolce visto la ricca presenza di trote, carpe e gattucci. Il centro abitato, con la sua ordinata pianta urbana, presenta le caratteristiche case basse dell’architettura locale e la Parrocchiale di San Pietro di grande effetto.
Economia
Lo sviluppo economico si basa soprattutto sulla pastorizia e sull’agricoltura. Vengono prodotti ottimi formaggi e carni di pecora e agnello, mentre nelle fertili e distese campagne vengono coltivati i famosi carciofi, numerosi varietà di ortaggi, i deliziosi pomodori, asparagi, funghi, meloni e le famose angurie di Giba. Ottima, infine, la produzione del vino Carignano e dei nuovi Giba bianco e Giba rosso.
Artigianato
Ancora in uso, tra alcune famiglie la lavorazione con vecchi telai di bellissimi tappeti, arazzi, cuscini, pizzi, coltelli, cestini e altri oggetti interessanti, come Is Pippiasa de Canna, bamboline con il corpo di canna vestite con il tradizionale costume, oppure le zucchine decorate.
Sagre e feste
Ogni anno nel comune di Giba si svolgono importanti e caratteristiche manifestazioni.
-19 marzo: festa patronale di San Giuseppe (nella frazione di Villarios)
-29 giugno: festa patronale di San Pietro
-prima decade di agosto: la sagra del pane
-seconda domenica di settembre: festeggiamenti in onore della Madonna del Rimedio
Festa Patronale di San Pietro
E’ stata riscoperta recentemente grazie al gruppo folkloristico che organizza i festeggiamenti in collaborazione con la Parrocchia. Si svolge il 29 giugno e consiste in una Messa di mattina e una di pomeriggio alla quale segue la processione che accompagna il Santo per le vie del paese, formata da cavalieri, banda musicale, gruppi folkloristici provenienti da varie zone della Sardegna e il gruppo folk del paese. I festeggiamenti possono durare anche due giorni il tutto condito da spettacoli musicali,commedie in lingua sarda vari altri spettacoli.
La sagra del pane
Nata nel 1994 da una idea della Pro Loco di divulgare la cultura del pane ancora viva in Sardegna. Nella piazza del Comune vengono allestiti diversi forni tradizionali, costruiti con mattoni in fango (ladiri) e nell’aula consigliare viene allestita la mostra etnografica. Durante i tre giorni della sagra (dall’8 all’11 agosto), si potrà assistere a molti artigiani che producono la panificazione attraverso le sue fasi, degustare il pane appena sfornato e acquistarlo, a partire dal famoso civraxiu (il pane del Sulcis), dai coccoi al pane con olive, con formaggio, con ricotta, con pomodoro, con favette e con la gerda (pancetta di maiale). Durante la degustazione, assieme al pane verranno offerti prodotti tipici della zona come salsiccia, formaggio e vino. Nella piazza vicino al Comune si svolgeranno spettacoli serali tra cui una rassegna folkloristica e vari altri spettacoli musicali.
Da visitare................
Porto Botte
La vecchia Porto Sulcitanum è la piccola ma attrezzata spiaggia di Giba famosa soprattutto per essere stata involontaria protagonista di un importante momento storico per la Sardegna in quanto sede scelta dagli Aragonesi per il loro sbarco sull’Isola nel 1323, ad opera di Alfonso d’Aragona. Attorno a Porto Botte si estende l’incantevole zona palustre, la terza in Sardegna per vastità e habitat naturale di animali tra cui i famosi fenicotteri rosa. Luogo ideale per il bird – watching, la marina di Giba ben si presta alla talasso – terapia “fai da te”, da praticare anche nei mesi non estivi, periodi nei quali il rarefatto silenzioso di Porto Botte è salutare quanto il purissimo aerosol salso – iodico inalabile lungo la sua battigia.
Siti archeologici
Nel territorio di Giba sono presenti importanti e ricche testimonianze storiche come le Domus de Janas risalenti al 3.000 a .C., una decina di nuraghi risalenti al 1.600 a .C. tra cui il complesso di Muerra, risalente al 12° secolo a.C., attorniato dai resti di un villaggio nuragico, pozzo sacro e Tomba dei giganti. Numerose tracce anche del periodo dei Fenici mentre per quello romano restano il basamento di un ponte, i resti di una strada e due ville con terme, una in località Bettiani
denominata Sa Cresiedda, e l’altra in località Is Concias.
Lago Monte Pranu
Bacino artificiale costruito negli anni ’50 per scopi irrigui. Oggi ci si può praticare la pesca d’acqua dolce trovandovi con facilità trote, carpe e gattucci, il tutto in un ambiente suggestivo grazie alla natura incontaminata.
Villarios
Frazione di Giba che dista soli 5 km , sistemato su una collina in posizione panoramica sul Golfo di Palmas da dove si può ammirare l’intero arcipelago del Sulcis. Da visitare la Chiesa di S.Maria, costruita prime del 1066 e ampiamente ristrutturata intorno al 1600 in stile tardo – gotico. Sempre a Villarios, si ergono i resti dell’omonimo Nuraghe (circa 1300 a .C.), mentre ad ovest del paese si trova la più antica emergenza archeologica di Giba: la tomba domus de janas di S. Michele, cultura protosarda del 3200 – 2500 a .C.
mail: delunasco@alice.it
tel. 0781964223 - cell. 3284599308
B & B Domu Delunas
di Corrado Delunas
via Vittorio Emanuele, 23 09010 Giba (SU)
camere: tre
servizi: pulizia giornaliera, aria condizionata, riscaldamento, tv, internet, frigobar, libreria, giardino
prezzi: 60/70 bassa stagione, 80/90 alta stagione
A due passi…
Porto Pino
Una delle più belle spiagge della Sardegna, famosa per le sue dune. Il litorale, con i suoi 3 km di candida sabbia, offre acque trasparenti e dai meravigliosi colori cangianti e fondali pescosi. Attrezzati servizi balneari e nautici assicurano una perfetta miscela di relax e pratiche di ogni tipo di sport acquatico. Il canale navigabile adibito a porticciolo turistico mette a disposizione soste per piccoli natanti e gommoni.
Porto Pinetto
Due varianti meno frequentate dalla splendida spiaggia di Porto Pino. Queste calette si raggiungono facilmente seguendo per qualche chilometro una strada non asfaltata che si stacca a destra, poco prima di arrivare al porticciolo. Alti cespugli di macchia mediterranea la nascondono dalla strada, ma una volta arrivati lo spettacolo è assicurato. Consigliate soprattutto perché al riparo dal maestrale. Di fronte si scorge l’isola di Sant’Antioco mentre tutto intorno vegeta la lussureggiante pineta di pino d’aleppo, tra le poche in Sardegna.
Marina di Masainas
Costituita dalla bella spiaggia di Is Solinas protesa con i suoi bassi, placidi e trasparenti fondali sul Golfo di Palmas esplendidamente ornata a sud da grandi dune sulle quali dimorano da secoli rigogliosi esemplari di Ginepro sardo.
Grotte di Is Zuddas
Presso la località su Benatzu m 101 (circa 5 km a S di Santadi) sono visitabili, con guida locale due grotte, una denominata Is Zuddas di notevole interesse speleologico per le splendide concrezioni, e una detta di Pirosu, usata come santuario nella prima età del Ferro. Il visitatore che per la prima volta si reca in questo splendido posto si troverà immerso in un luogo straordinariamente bello, quasi irreale.
Miniere di Rosas
Una delle prime miniere 'ufficiali' in Sardegna e ha dato nome a un raro minerale, oggi edifici minerari e borgo, immersi nel verde paesaggio del Sulcis, sono diventati museo
Carbonia
Fondata nel 1938 per lo sfruttamento dei ricchi giacimenti di carbone della zona, Carbonia è il più
importante centro sulcitano. La città è caratterizzata da un impianto urbanistico che segue il modello architettonico del ventennio fascista. Da visitare i musei “Civico Archeologico di Villa Sulcis” e quello di “Paleontologia e Speleologia Martel”. Nei dintorni è obbligatorio una puntata al complesso archeologico di Monte Sirai dove si può ammirare l’interessante “Acropoloi fortificata di Monte Sirai”.
Sant’Antioco
Anche a Sant’Antioco, isola collegata alla terraferma da un istmo stretto, lungo tre chilometri, si stabilirono quasi tre secoli fa i tabarkini. Anche qui si parla il dialetto ligure, si mangia focacce e tonno e si porta avanti, esattamente come a San Pietro, usi e costumi della Liguria. Un isola piena di storia, con notevoli testimonianze e diversi e interessanti musei, ma anche di tanto turismo.
Calasetta
La bella cittadina che si trova sulla punta settentrionale dell’isola, sembra ancora il villaggio di pescatori che era all’origine, con le strade tutte dritte, dove si affacciano casette bianche e caratteristiche. La marina di Calasetta si trova all’interno del porto commerciale (importante per i collegamenti giornalieri con Carloforte) e conta 300 posti barca ben protetti e oltre cinquanta posti per visitatori in transito.
Carloforte
Bellissima cittadina situata nell’isola di San Pietro a soli 39 km da Giba. Colonizzata nel 1783 dai genovesi di Pegli, provenienti dalla località tunisina di Tabarka. Carloforte ha mantenuto, nel suo sviluppo urbano, le tipiche costruzioni dei paesi liguri con i caratteristici “carugi”, conservando anche, nel corso degli anni, molte delle tradizioni genovesi, che si ritrovano nei piatti tipici carlofortini e nel dialetto.
Tratalias
A breve distanza dal moderno centro di Tratalias si trova il vecchio borgo medievale, sorto intorno al Mille, che comprende la Chiesa di Santa Maria di Monserrato e, tutt’intorno ad essa, le vecchie case del borgo medievale. Le costruzioni del vecchio paese sono state recentemente recuperate in modo da poter essere valorizzate e fruite a scopi turistici. Furono abbandonate intorno al 1970 a causa delle infiltrazioni dovute al lago artificiale di Monte Pranu e fu costruito il nuovo abitato. Le abitazioni del paese vecchio furono edificate secondo lo stile tipico della Sardegna meridionale, e ciòè a schiera, monofamiliari, composte da un piano. L’affaccio era sulla strada con un cortile nella parte posteriore. Si può individuare una sorta di suddivisione del borgo in base ai ceti sociali con gli edifici delle famiglie benestanti, commercianti o proprietari terrieri, solitamente su due piani e con ampie finestre ornate da balconi in ferro battuto, e situate nelle immediate vicinanze della cattedrale, mentre, nelle zone più decentrate, trovavano posto le case più modeste dei ceti minori.La chiesa di Santa Maria, vero fulcro del villaggio, venne eretta in stile romanico tra il 1213 e il 1282, secondo quanto testimoniano le due epigrafi apposte in occasione dell'inizio e della conclusione dei lavori, ancora conservate all'interno del tempio. Nella prima metà del XIII secolo Tratalias, all'epoca fiorente borgo, divenne sede della diocesi sulcitana, qui traslata da Sant’Antioco. Santa Maria fu quindi cattedrale sino al 1503, anno in cui Iglesias divenne sede vescovile. L'attuale intitolazione alla Madonna di Monserrato risale all'epoca catalano-aragonese.